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il laboratorio di limosa
​lABORATORIOd'iNVERNO per TUTTI   

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lo spazio come emozione e corpo 

da settembre a  g i u g n o

 

       condotto da

​​Agnese Chiara d'Apuzzo (attrice e regista - operaPrima teatro)

Lina della Rocca (attrice e regista – Teatro Ridotto - Bo)

- Training fisico, costruzione e composizione di una partitura teatrale

Enrico Forte (regista teatrale)

- Drammaturgia e strutture narrative, messa in scena e regia

Fabrizia Lanzotti (danzatrice e coreografa)

​- Composizione coreografica

 

Il LABoratorio proposto si sofferma sulla ricerca e riscoperta della percezione del proprio corpo nello spazio e del teatro inteso come scrittura di scena. Un’unica forma d’espressione che mette in luce le potenzialità e la creatività di ognuno.

 

Mouséion è un viaggio alla ricerca della verità profonda dell’attore (e di noi stessi), per ritrovare una diversa bellezza: un percorso in cui, si abbandonano le maschere sociali e convenzionali per costruire personaggi che nascono dalla ricerca di una “presenza vera” e la messa a nudo di se stessi. Componendo una forma di training che è l’apprendimento di una tecnica, soprattutto un lavoro che parte dal corpo e si sviluppa come una danza. Lavoreremo su coreografie teatrali, una sorta di “danza nel teatro”...

 

​Tale formazione si propone di fornire utili strumenti a chiunque voglia incrementare la propria comunicatività corporea, esplorare il mondo del teatro non verbale, o non solo verbale. E’ anche un approccio al tempo stesso ludico e profondo alla conoscenza del corpo e delle proprie potenzialità espressive.

 

​A conclusione del LABoratorio, tutti i partecipanti prenderanno parte allo spettacolo del MOUSéION.

 

Lo spettacolo-evento di quest'anno è ispirato al tema:

in viaggio con Pessoa, Calvino e Beckett

Fernando Pessoa scriveva che La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo. 

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Il MOUSéION 2019
in alcune immagini fotografiche di ALICE dell'immaginzione
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Il MOUSéION 2018
in alcune immagini fotografiche di GIULIETTA per un sogno

le altre edizioni

del MOUSéION

L’avvincente avventura del MOUSéION (maggio 2017) nelle immagini fotografiche del ‘Pinocchio’ al CAMUSAC di Cassino
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MOUSéION 2025

Nelle acque del Sogno

in viaggio con Pessoa, Calvino e Beckett

Fernando Pessoa è l’enigmatico poeta portoghese dai molti eteronimi, un uomo fatto di tante diverse "persone", pieno di molti “personaggi", alleati in una grande avventura, sensibile alla realtà dei sogni e all’inaffidabilità del concreto. Emozioni e sensazioni sono misteri. La forza è dell'immaginazione poetica. Scriveva: << La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non é ciò che vediamo, ma ciò che siamo >>. Viaggiare è essere spesso inconsapevoli di un percorso che ci porta a destinazione "nonostante noi stessi". Un percorso fatto di soste e di attese, di svolte repentine, che ci fa arrivare là dove forse non avremmo mai immaginato: luoghi, incontri, emozioni che non avevamo previsto… Il viaggio rappresenta un modo per (ri)trovare noi stessi, il modo per prendere coscienza di ciò che non siamo, di ciò che ci manca e vorremmo avere, e forse non avremo mai. Perché come scrive ltalo Calvino, << i desideri sono già ricordi >>. (e.f.)

* T e s t i di r i f e r i m e n t o

Italo Calvino, Le città invisibili edizioni Einaudi

* * *

LABoratorio del MOUSéION 2024/25   

 

o r g a n i z z a z i o n e

  • un appuntamento mensile, in genere ogni 3 settimane, di domenica, dalle h. 14,00 alle h. 18,30

  • tra le due domeniche, è aggiunto un giorno infrasettimanale, di pomeriggio, dalle h. 14,30 alle h. 19,30: la data di questo appuntamento ricorrente, è stabilita di volta in volta secondo disponibilità dei partecipanti al LABoratorio

  • prove ed evento finale a metà giugno con piena disponibilità nei giorni festivi e feriali nella settimana dell'evento (dal primo pomeriggio)

  • Il LABoratorio: è rivolto alle persone a partire dai dai 18 anni, anche senza esperienze di teatro o danza. E’ attivato con la presenza di almeno 8 allievi.

 

Quota di partecipazione: €.60,00 mensili con dieci mensilità (da settembre a giugno, Quota assicurativa annuale (una tantum) €. 40,00

Gli appuntamenti mancati possono essere recuperati con prove individuali; la quota mensile è comunque dovuta anche se assenti; non sono ammesse più di due assenze.

 

Costumi, eventuale sartoria, materiali e accessori di vario genere sono a carico dei partecipanti. Il teatro di Limosa fornirà consulenza per costumi, trucchi, ornamenti, maschere e scenotecnica.

 

Ai partecipanti si richiede forte motivazione, massima puntualità e continuità nel lavoro.

 

  • Nuove adesioni entro il 20 agosto al numero 339.3679869

  • Conferma allievi già frequentanti entro il 7 luglio

  • Primo Incontro Domenica 29 settembre 2024, h. 10,30 presso l’info point / parcheggio del parco regionale di Gianola di Formia (sopralluogo, pranzo a sacco nel bosco, seduta di laboratorio – termine seduta: h.18,30 )

  • Cosa portare al primo incontro Le città invisibili è una raccolta di 55 racconti in undici sezioni (Le città e la memoria, Le città e il desiderio, Le città e i segni, Le città sottili, Le città e gli scambi, Le città e gli occhi, Le città e il nome, Le città e i morti, Le città e il cielo, Le città continue, Le città nascoste).

  • Scegli almeno 3 racconti di tre sezioni diverse che rappresenteranno la struttura drammaturgica della tua figura, indicando: il perché della scelta, le immagini evocate, gli oggetti descritti nei racconti e da te immaginati.

 

Preselezione per i nuovi allievi.

> Inviare un breve c.v., una fotografia e una lettera di motivazione.

 

Indumenti da lavoro & Accessori

- Semplice pantalone da training o pantalone sportivo. Maglietta di cotone. Scalzi o con semplice calzettone o scarpette da ritmica. Nessuna gonna o scarpe sportive.

- Un quaderno a fogli raccolti ed una penna.

 

*   *   *

LA dANZA DEL tEATRO

LABoratorio del mouséion   pROVE aPERTE

 

Si sa, la danza è teatro… Il corpo tra danza e teatro è un’espressione che in-corpo-ra e armonizza varie espressioni di arti: la danza pura, l’arte drammatica, la musica, la pittura (nella sua espressione del trucco e dei costumi) e la poetica. Sono queste le facce multiple del lavoro teatrale. Sarà questo il lavoro di base del Laboratorio del Mousèion 2020. E saremo in compagnia di: M. Grazia Marrazzo & Alisia Ialicicco (danzatrici e coreografe), Melanie Ricciardi (danzatrice e performer), Francesca Danese (attrice e performer), Enrico Forte (direttore artistico del teatro di Limosa, regista).

Per chi è interessato al laboratorio, PROVe APERTe e incontri preparatori di conoscenza da giugno a settembre.

Il Catalogo del MOUSéION sfogliabile gratuitamente
 
Clicca QUI per acquistarlo 
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Mouséion 2024/25

D r a m m a t u r g i a
completa

> clicca sulla photo

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IMMAGINI da Limosa

Il ritmo della vita nella civiltà moderna è caratterizzato dalla velocità, dalla tensione, da una sensazione di catastrofe; dal desiderio di nascondere le nostre motivazioni personali, assumendo una quantità di ruoli e di maschere esistenziali. (…)

Quando tentiamo di liberarci da tutto questo ci mettiamo ad urlare e a scalpitare scuotendoci convulsamente al ritmo della musica. Nella nostra ricerca di liberazione raggiungiamo il caos biologico. Soffriamo soprattutto di una mancanza di totalità, che ci porta alla dispersione e alla dissipazione di noi stessi.

Il teatro - grazie alla tecnica dell'attore, quest'arte in cui un organismo vivo lotta per motivi superiori - presenta una occasione di quel che potremmo definire l'integrazione, il rifiuto delle maschere, il palesamento della vera essenza: una totalità di reazioni fisico mentali. (…)

Perché spendiamo così tante energie per la nostra arte? Non certo allo scopo di farci maestri degli altri, ma per imparare con loro che cosa debbano darci la nostra esistenza, il nostro organismo, la nostra esperienza personale e irripetibile; imparare ad infrangere le barriere che ci circoscrivono e a liberarci dalle fratture che ci ostacolano, dalle bugie su noi stessi che costruiamo ogni giorno per noi stessi e per gli altri; a rimuovere i limiti generati dalla nostra ignoranza e dalla nostra mancanza di coraggio; in breve, a riempire il nostro vuoto, a realizzare noi stessi. L'arte non è né una condizione dell'anima (nel senso di un momento straordinario e imprevedibile di ispirazione) né una condizione dell'uomo (nel senso di una professione o di una funzione sociale). L'arte è una maturazione, una evoluzione, un elevamento che ci permette di emergere dall'oscurità in un bagliore di luce.

Lottiamo quindi per scoprire, per sperimentare la verità su noi stessi; per strappar via le maschere dietro le quali ci nascondiamo ogni giorno. (…) In questo modo - mediante lo choc e il tremore che ci causa la caduta della maschera e dell'affettazione abituali - noi siamo in grado, senza nascondere più nulla, di affidarci a qualcosa che non è possibile definire precisamente, ma in cui si trovano compresi Eros e Charitas.

(J. Grotowski)

i n f o

​Dopo venti anni dall’apertura di Limosa, l’associazione hormiai apre le porte del teatro ai giovani e meno giovani, artisti e pubblico, attraverso un’esperienza unica: un viaggio all’interno del teatro del nostro tempo dove lo spettatore diventa egli stesso parte viva di un progetto artistico comune.

​Nel corso del laboratorio gli allievi incontreranno attori e registi di alcune compagnie ospitate nella rassegna annuale Passaggio a Limosa dell’Arca in Collina.

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